il Wall Street Journal ha riportato un rapporto del governo Usa dove si afferma che "GLI STATI UNITI STANNO CAPOVOLGENDO LA STORIA, DIPINGENDO L'EUROPA, NON LA RUSSIA, COME IL CATTIVO DELLA LORO NUOVA POLITICA DI SICUREZZA E' la prima volta che gli USA stanno dalla parte della ragione e della giustizia....aveva timidamente cominciato John Kennedy nei primi anni sessanta, ma oggi Trump sta effettuando una Marcia Trionfale. Altro che premio Nobel
per lui, io proporrei di contare il tempo dal giorno della sua seconda vittoria (5 novembre 2024)...a suffragio del detto che contraddice l'imbecille di Marx che parlava di propedeuticita' tra dramma e farsa. D'altronde sono parecchie le seconde volte che sono state meglio della prima, possiamo anche chiamarle revisione, mi viene in mente così d'acchitto e comeprecedente piu' che probante la seconda topica di Freud, (1921), cioe' quella che mise nel cassetto la teoria dela libido per sostituirla con quella della pulsione di morte come specifico dell'essenza non solo umana, ma della vita in genere. Un cambiamento epocale di prospettiva dovuto in quel caso ad un libello " al di la' del principio del piacere e che oggi invece nel campo della politica e della socialita' e' da addurre appunto ad un uomo, un solo uomo e al suo diverso modo di fare politica e di intendere la socialita' . Trump e' inutile che si cerchi di negarlo non sta sconvolgendo solo l'EUROPA evidenziandone le sue magagne e facendo emergere la pochezza di un progetto farlocco di unificazione, ma sta cambiando il corso della storia, la sua concezione di prassi e di strategia difatti non menziona più Cina e Russia come avversari strategici, dato il linguaggio più duro e severo è rivolto ai paesi europei, o meglio non tanto ai paesi europei nella loro entita' nazionale, quanto alla innaturale struttura sociale denominata UE. E' uscito un documento di 30 pagine dove la UE viene descritta come potenza imbelle e in declino, che nella sua pretestuosita' si e' fatta paladina degli interessi piu' retrivi del capitalismo bottegaio di stampo anglosassone e quindi si e' messa ad appoggiare politiche belliciste, reprimendo altresì .qualsiasi forma di vera democrazia con la messa a tacere di tutte quelle opposizioni che non appoggino le sue scelte (un esempio lampante di tale assunto lo abbiamo avuto giusto sul finire dello scorso anno con l'annullamento delle elezioni in Romania, uno dei suoi stati membri, dove si stava registrando una marchiana affermazione del candidato antieuropeista Calin Georgescu e non solo , ma anche ad una vera e propria persecuzione dello stesso candidato fino a escluderlo dal ripresentarsi alle elezioni, con futilissimi pretesti. Il rapporto riportato dal Wall Street Journal conclude che il continente europeo potrebbe diventare troppo debole per rimanere un 'alleato affidabile' degli Stati Uniti" e pone un ilteriore accento sulla minaccia di "estinzione" e di "cancellazione della civiltà" dovuta alle migrazioni di massa, che potrebbero rendere l'Europa "irriconoscibile" tra vent'anni, poiché alcuni stati membri della NATO saranno dominati da popolazioni "non europee". Questo documento è stato un duro colpo per le capitali europee. I leader europei che lo leggono dovrebbero 'dare per scontato che le tradizionali relazioni transatlantiche siano morte'", ha affermato Katja Bego, ricercatrice senior presso il think tank londinese Chatham House*. Timothy Garton Ash, rinomato storico britannico, ha definito questo documento "la madre di tutti i campanelli d'allarme per l'Europa", si legge nella pubblicazione. Si nota inoltre che le dure critiche rivolte all'Europa contrastano con l'approccio nei confronti della Russia. La Russia non viene mai menzionata come una potenziale minaccia per gli interessi statunitensi. La sezione sull'Europa evidenzia anche i disaccordi sulla guerra in Ucraina, accusando i funzionari europei di nutrire 'aspettative irrealistiche' riguardo alla guerra. È importante sottolineare che gli Stati Uniti si posizionano più come arbitri tra Europa e Russia, piuttosto che come alleati dell'Europa che si oppongono alla Russia, come è stato il modello degli Stati Uniti dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il documento chiede anche la fine della NATO come 'alleanza in continua espansione'", e si legge anche come una sorta di riassunto/speculare della posizione di Putin e del suo consulente storico/filosofico Aleksander DUGIN, di smetterla di inseguire velleita' irrealizzabili tipo la sconfitta della Ucraina (come dimenticare le affermazioni dell'allora capo del governo italiano "le sanzioni che abbiamo imposto a Mosca hanno avuto un effetto dirompente sulla macchina bellica russa" , ma piuttosto a riprendere la cooperazione con la Russia e cercare di perseguire la realizzazione di quel mondo multipolare che rappresenta il maggiore sforzo sia teorico (Dugin) che pratico (Putin e Trump) dei nostri tempi a venire nella ripresa delle tradizioni delle singole entita' socio/culturali delle nostre civilta' . Si ripropone quella istanza di modalita' temporale di un FUTURO ANTERIORE

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