In quanto al titolo di quella sottospecie di filosofo che sarebbe Karl Popper, il primo fierissimo , irriducibile nemico della cosidetta "società aperta" sono io e per questo approfitto di un articoletto di Alessandro Mucciarelli che è un amico di FB (social che sto abbandonando in quanto fazioso, intollerante e allineato con tutto ciò che aborro) dove posta un blog di Riccardo Paccosi che si lamenta della sinistra che non è più sinistra . Se si avrà la pazienza di leggere tutto l'articolo dimostrerò perchè non sono affatto d'accordo
Quel pensiero che contestava il mondo, oggi coincide con il mondo.
Quel pensiero che criticava il capitalismo, oggi è alla guida di quest'ultimo.
Quel pensiero che manifestava per la pace, oggi appoggia qualsiasi colpo di stato o bombardamento dell'occidente ai danni di altri paesi.
Quel pensiero che difendeva la Costituzione, oggi definisce fascisti coloro che invocano il principio di sovranità popolare.
Quel pensiero che promuoveva la solidarietà, oggi elogia il distanziamento fra gli esseri umani.
Quel pensiero che predicava la tolleranza, oggi qualifica come disturbo mentale qualsiasi opinione divergente.
Quel pensiero che voleva portare giustizia sociale nel mondo, oggi afferma che 2 + 2 fa 5 oppure anche 4, a seconda dell'interesse del momento. (attenzione questo non significa che sono dei doviziosi di matematica e accettano il principio delle antinomie di Russel o anche della teoria dei tipi logici (Russel-Whitead) : no, Macchè! anzi i sinistri sono per la stragrande maggioranza scientisti alla Popper in quanto sostanzialmente religiosi , sono ipocriti,buonisti e spasmodicamente progressisti: possono essere addirittura multimiliardari, un tipo canonico è proprio Soros che era anche allievo appunto di Popper e sta cercando di inverare il sogno del suo maestro di "Società aperta " tollerante per tutti tranne per chi crede nella verità. In proposito della sinistra, prima di questa farsa di pandemia, anche io pensavo che in effetti ci fosse stata una deleteria trasformazione, ma poi analizzando spassionatamente la tesi del deterioramento intellettuale no!.... mi sono accorto che il cosidetto tradimento non tiene, perchè è un qualcosa che fa parte atavicamente della mentalità di sinistra, nella fattispecie sotto la forma dell'invidia, ovvero la frustrazione di non essere dalla parte di chi dirige il gioco. dal che si deduce che la sinistra, proprio come si evince dal fatto che ha come correlato una destra e tutte le altre correlazioni di metafora organica (un centro, un retro, un avanti, un sotto, un sopra, un obliquo, un zig zag) Si tratta un pò come l'altra faccia della stessa medaglia. Il socialismo non distrugge il capitalismo, non ne mette in discussione i dettami, vuole solo sostituirsi ad esso, tant'è che finisce per accettarne tutti i meccanismi sopratutto consumistici, facendo perno su di un generico progressismo e ipocrita buonismo. George Soros non è solo una delle 30 persone più ricche al mondo, ma è anche un intellettuale il cui punto di riferimento è tuttora Karl Popper.
Il quale sognava una «società aperta» in cui vi fosse tolleranza per tutti… tranne per chi crede nella verità, da lui negata. E oggi Soros, con la sua Open Society, sta realizzando il sogno del suo docente, accantonando il Logos in favore di una società informe e senza identità, dove ogni realtà, perfino la più immorale, è ben accetta. Proprio così, Soros è stato il regista della fine del comunismo, come lui stesso spiega nel suo libro Underwriting democracy (2004); e si sta avviando a novant'anni passati ad essere l'affossatore anche del sistema democratico fondato sulla libertà e sulla verità, perche sostanzialmente l'uno e l'altro coincidenti , giustappunto le due facce di una stessa medaglia Soros è accusato di essere un cinico speculatore, forse non del tutto a torto. Alcuni ricordano, ad esempio, un’intervista del 1998 nella quale ammette cinicamente di avere - lui, ebreo - confiscato i beni degli ebrei ungheresi durante l’occupazione nazista; e di non provare, per questo, alcun senso di colpa (una intervista davvero agghiacciante). Per quanto riguarda le speculazioni, sarà sufficiente citare quelle del 1992 contro la sterlina e la lira; queste operazioni gli fruttarono miliardi di dollari e una laurea honoris causa in economia presso l’Università di Bologna. Attualmente, Soros è considerato una delle trenta persone più ricche al mondo. Non bisogna dimenticare, tuttavia, che Soros è anche un intellettuale, laureato in filosofia presso la London School of Economics; e che il suo maestro e - ancor oggi - punto di riferimento fu il celebre epistemologo ebreo Karl Popper. Il contributo più importante di Popper al metodo scientifico è il celebre «principio di falsificabilità». Di cosa si tratti, è presto detto. Da Galileo in avanti, un’affermazione scientifica è tale se può essere verificata sperimentalmente. Lo scienziato avrà quindi cura di fornire tutte le informazioni necessarie per replicare le sue osservazioni; se la replica fornisce gli stessi risultati, l’affermazione si può considerare verificata. Secondo Popper, invece, l’uomo non è in grado di cogliere alcuna verità. È inutile, quindi, cercare di verificare un’affermazione; al massimo, è possibile falsificarla, cioè dimostrarne la falsità. Perché la verità non esiste. Le conseguenze politiche di queste idee furono tratte in un libro intitolato La società aperta e i suoi nemici.
In questo libro Popper spiega come la storia dell’umanità sia un lento passaggio da una «società chiusa» (dogmatica, intollerante, ancorata all’idea di verità) a una «società aperta», nella quale valori, visioni del mondo, fedi religiose coesistono, competono, muoiono e nascono. In una società aperta, infatti, non c’è nulla di definitivo, tutto è in continuo cambiamento . Ogni idea, ogni realtà è ben accetta, persino le più strampalate e immorali. Tolleranza per tutti, quindi; tranne… per gli intolleranti. Per coloro, cioè, che credono nella verità, che si fanno portatori di valori assoluti validi per chiunque. Essi e le loro idee vanno soppressi, se necessario anche con la forza: affermare la verità è un crimine come l’assassinio, il rapimento e la tratta degli schiavi. - come vedesi la situazione del mondo attuale (2020) di cui Soros con altri squallidi personaggi tipo Bill Gates, Schwab, Fauci, i democratici americani che hanno con la truffa portato alla Presidenza del Paese un vecchio stolido, e giustappunto, la buonista ipocrita e atavicamente corrosa da invidia, sinistra, che si è prestata a fare da volenterosa carnefice della libertà che ha sempre odiato. Ma torniamo a questo odioso binomio Popper-Soros: e' oramai palese che lo scopo di Soros, il motivo per cui sta accumulando tutte queste ricchezze, è realizzare la società aperta di Popper. Non a caso, la sua più importante fondazione «filantropica» si chiama Open Society Foundation (OSF), Fondazione per la Società Aperta.
E questo è il motivo per cui la OSF finanzia l’immigrazione clandestina in Europa, sopratutto in Italia che dopo la Grecia è la più "classica" delle Nazioni del mondo e quindi la più odiata dal Nuovo sistema che persegue il cosidetto "great reset" . La Grecia, l'Italia erano le terre plasmate dal Logos, più il Logos eracliteo che quello concettuale e origine di tutti i dualismi di Platone (l'uno che sta per molti) o inscritto in schemi di Aristotele, il Logos come colui che era in principio e che si definì come «la via, la verità e la vita» , Il Logos che Eraclito definì più vasto e profondo di ogni cosa : era quindi nei piani dei nuovi evoluti "barbari" colpire i due Paesi che ancora potevano rappresentarlo che Soros abbracciando la terrificante teoria del suo maestro Popper sta «aiutando» il vecchio continente a completare la sua transizione da «società chiusa», fondata su una Verità eterna, universale; a «società aperta», informe, senza cultura né identità. Una società tollerante, nella quale - spiega Soros - tutto è oggetto di contrattazione tra individui, senza limiti né interferenze da parte di alcuna autorità morale; una società classista, nella quale tutto è in vendita e nella quale tutto è possibile, senza valori, senza ideali, sopratutto senza verità, sì da consentire le più turpi manipolazioni ed un consumismo all'insegna del mercimonio più diffuso.

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