Come ho fatto spesso, riporto di quasi sana pianta un articolo che mi sembra assai convincente di Enrico Manicardi (ho fatto lo stesso con Valdo Vaccaro e anche col mio amico Mario Haussman ) Gli e' che sono sempre più preso dal dilemma se i Virus a parte la questione di esseri vitali o no, siano effettivamente esistenti . Hamer li aveva inclusi nelle sue prime formulazioni delle 5 Leggi biologiche riservandoli come impiego (non dannoso, ma anzi benefico) solo per il foglietto embrionale dell'esoderma, ma poi li aveva esclusi appunto giudicandoli del tutto inesistenti. Mi sono state riportate molto criticamente e persino ironicamente foto che appunto rappresenterebbero virus che contraddirebbero il mio assunto che quello che vediamo sarebbero solo elaborazioni computerizzate, un qualcosa di totalmente presupposto (un pò come le stringhe della fisica quantistica) Apro quindi una sorta di dibattito per venire a capo di questa controversia: dice quindi Manicardi "Com’è risaputo da tempo, quelli che solitamente chiamiamo virus non sono animaletti. I batteri lo sono, ma i virus no. I virus sono veleni, tanto è vero che il termine virus in latino significa proprio “veleno”. Essi, in particolare, sono veleni che il nostro corpo produce naturalmente e di cui si libera nelle normali attività fisiologiche, salvo che ne sia impedito o ostacolato da un inadeguato e innaturale stile alimentare e di vita che provochi intasamento e occlusione. Per spiegare ancor meglio le cose, può essere utile ricorrere all’impropria metafora del motore a scoppio (metafora che noi oggi conosciamo perfettamente). In questo senso, e in modo puramente esplicativo, si può rappresentare l’essere umano come una specie di macchina: riceve cioè “carburante” (cibo, sole, aria pura, affetto, riposo) allo scopo di produrre energia (attività vitali) e scartando continuamente residui cellulari e veleni (proprio come fa un motore dal tubo di scarico). Questi residui vengono portati normalmente all’esterno del corpo attraverso quelle che sono le sue normali funzioni organiche di “evacuazione”: attraverso cioè le feci, l’urina, il sudore, il cerume, il muco, il muco secco, l’alito cattivo, la squamatura della cute, eccetera. Quando però la produzione di questi rifiuti metabolici è eccessiva, perché il soggetto mangia continuamente schifezze, respira aria inquinata, prende solitamente farmaci (che interferiscono con i cicli organici), si riposa poco o male, vive in ambienti freddi inadatti alla natura umana, non è felice, conduce un esistenza stressata, di corsa, nella perenne preoccupazione o, ancor peggio, atterrita come in questi giorni di terrorizzazione sanitaria, le funzioni escretorie non riescono più a svolgere completamente i loro compiti di quotidiana e necessaria pulizia, e allora COMPARE la malattia, che è l’estremo tentativo del corpo di mettere a riposo e a digiuno l’improvvido essere vivente intasato, così da risolvere organicamente il suo problema.Le malattie, dunque, non si prendono: compaiono. E l’unica forma di contagio che esse producono è quella della paura, fomentata dall’ignoranza e da una sapiente gestione della stessa in funzione del controllo e della soggezione delle popolazioni.(ECCO QUI SONO TOTALMENTE D'ACCORDO) L’idea che i virus siano degli animaletti terrificanti che vogliono la morte di persone, animali, piante e altri esseri viventi, è solo un’idea: assurda e perniciosa, peraltro. La Medicina, del resto, non si basa sulla verità divina, ma – come tutte le altre manifestazioni della cultura – si basa su idee, e cioè su convinzioni personali che, in quanto tali, possono essere sbagliate. Il fatto che queste idee vengano poi accettate dalla maggioranza e, una volta cristallizzate nel tempo, si trasformino in ideologie riverite da tutti, non conferisce alle stesse alcuna patente di verità. La cosiddetta “teoria batterica” che sta alla base della creduta contagiosità dei virus, e che fu appunto elaborata per la prima volta dal microbiologo positivista francese Louis Pasteur (che per altro si riferiva a batteri), resta una teoria che, in quanto tale, può essere l’effetto di un abbaglio. (INFATTI BARNARD E ANCHE BECHAMP ERANO DI TUTT'ALTRO AVVISO), così come sono state effetto di un abbaglio le tante “verità conclamate” sostenute dalla Medicina nel corso della sua storia, e che poi si sono dimostrate delle pure superstizioni o delle pratiche dannose e distruttive: il salasso, per esempio; le insufflazioni rettali a base di fumo di tabacco; l’uso di pomate al mercurio per curare la sifilide; il ricorso ai raggi “x” per vedere i feti vivi nelle donne gravide; l’elettroshock; la lobotomia. L’inventore di quest’ultima, addirittura, António Egas Moniz, nel 1949 fu persino insignito del Premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia. La Medicina insomma sbaglia perché non si fonda sulla verità rivelata, ma su idee e ideologie; pertanto, esattamente come il comunismo o il fascismo o il liberismo, queste idee/ideologie possono essere sbagliate. Compresa quindi anche la “teoria batterica”.
sembra una modalità di coniugazione spazio/temporale laddove ci si muove tra futuro anteriore e calcolo infinitesimale ove limiti, derivate e integrali sono proiezioni di numeri negativi (ovvero numeri immaginari)
domenica 23 gennaio 2022
ESISTONO I VIRUS?
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