venerdì 31 marzo 2023

LA SIMMETRIA L'INCONSCIO E LA FISICA (TUTTO SUPER)

 

Della simmetria diceva tutto il male del mondo l'Architetto Bruno Zevi , identificandola addirittura con l'omosessualita', ovvero un qualcosa che si ritorce in se' stessa, di bloccato, di nessuna varieta' necessaria e difatti negli anni settanta aveva ideato e cominciato a diffondere e perseguire una corrente architettonica fondata sulle cosidette sette invarianti, per le quali applicate anche a posteriori, sembrava non poterci essere possibilita' di fare architettura degna di questo nome se non attraverso il loro utilizzo, che ovviamente nadiva ogni riferimento alla simmetria . Pero' gia Freud e ancora piu' chiaramente lo psicoanalista cileno Ignacio Matte' Blanco, avevano asserito che la simmetria  è strettamente interrelata al funzionamento dei meccanismi dell'inconscio (ES), da cui se ne evince che tutta
la logica aristotelica e i suoi principi (Identità, non contraddizione e terzo escluso) se ne vanno a farsi benedire e emerge una nuova modalità di funzionamento- Nel 1962 lo storico e filosofo della scienza Thomas Kuhn pubblicò il saggio " La struttura delle rivoluzioni scientifiche", in cui sosteneva che ogni rivoluzione scientifica è caratterizzata da un momento di crisi, dal quale sorge una nuova visione scientifica, ovvero un nuovo paradigma, secondo la terminologia di Kuhn. È curioso come proprio negli anni della pubblicazione del saggio di Kuhn, stava nascendo in fisica un nuovo paradigma, frutto di un'autentica rivoluzione scientifica. Mi riferisco alla comprensione del ruolo chiave che giocano le simmetrie nelle leggi fondamentali della natura e, in particolare, ai diversi modi in cui le simmetrie possono manifestarsi. Il premio Nobel per la fisica assegnato a Francois Englert e Peter Higgs celebra appunto la scoperta di un particolare
modo in cui una simmetria può essere presente nelle leggi fisiche che descrivono certi tipi di forze, pur non essendo per nulla evidente nelle proprietà delle particelle che risentono di queste forze. Questo fenomeno avviene quando lo stato di minima energia, cioè quello che i fisici chiamano vuoto, non gode del medesimo grado di simmetria delle leggi fisiche. In questo caso, la simmetria si manifesta in modo più complesso dal punto di vista matematico, più recondito dal punto di vista fisico, ma altrettanto efficace nel determinare la struttura delle leggi fisiche. In gergo tecnico, si dice che siamo di fronte a una rottura spontanea di simmetria. 
All'inizio degli anni sessanta si pensava che la rottura spontanea di simmetria implicasse per forza l'esistenza di particolari particelle di spin zero e massa nulla, di cui però non vi era traccia in natura. Per complicare le cose, i fisici di allora si erano convinti che le particelle capaci di trasmettere forze, nel contesto delle cosiddette teorie di gauge, fossero necessariamente di massa nulla. Entrambi i risultati rappresentavano seri ostacoli alla possibilità di utilizzare la simmetria per descrivere le forze nucleari e subnucleari. I successivi studi di Schwinger, Anderson, Brout, Englert, Higgs, Guralnik, Hagen e Kibble mostrarono che i due problemi si annullavano a vicenda. In una teoria di gauge in cui il vuoto non rispetta le stesse simmetrie delle leggi fisiche (cioè in presenza di rottura spontanea di simmetria) non esistono le problematiche particelle di massa nulla, e i mediatori delle forze sono particelle massicce. I due problemi avevano trovato una soluzione comune.

Questo risultato aprì nuove opportunità per l'utilizzo delle simmetrie in fisica, che sono state utilizzate prima da Weinberg e poi da un'intera generazione di fisici per svelare i segreti dei principi della natura e affermare il paradigma delle simmetrie (per usare un linguaggio alla Kuhn). Infatti, oggi sappiamo che tutte le forze in natura - la gravità, l'elettromagnetismo e le altre interazioni che agiscono a livello nucleare e subnucleare - sono espressioni di un unico principio che poggia sul concetto di simmetria. Inoltre, la simmetria della forza nucleare debole è realizzata con rottura spontanea, ovvero non è rispettata dallo stato di vuoto, proprio nel modo concepito dai vincitori del premio Nobel per la fisica di quest'anno. Speculazioni teoriche più recenti sostengono che il fenomeno della rottura spontanea di simmetria sia molto più vasto. Anziché coinvolgere solo la forza debole, il vuoto potrebbe nascondere nelle sue pieghe simmetrie molto maggiori, forse legate a una completa unificazione di tutte le forze in natura. La scoperta del bosone di Higgs è stata un coronamento del paradigma delle simmetrie, ovvero della concezione che le simmetrie governano le proprietà delle forze fondamentali. Va sottolineato però che, nonostante un nuovo elemento fosse necessario per il completamento della teoria della forza debole, l'esistenza di una particella con spin zero, quale il bosone di Higgs, non è una necessaria conseguenza della rottura spontanea di simmetria in una teoria di gauge. Per esempio, la superconduttività è un esatto analogo del fenomeno presente nella forza debole, pur senza coinvolgere alcuna particella con spin nullo.
La conferma che il completamento della teoria della forza debole è realizzato da un semplice bosone di Higgs rappresenta un successo del paradigma delle simmetrie ma, al tempo stesso, ne apre una falla. Infatti, spingendo all'estremo il paradigma delle simmetrie, i fisici teorici si attendevano che nuovi fenomeni e nuove particelle dovessero accompagnare il bosone di Higgs. Le ricerche attuali non hanno, per il momento, messo in evidenza i fenomeni aspettati, anche se la questione è ancora sotto indagine sperimentale : Il premio Nobel per la fisica a Englert e Higgs è un riconoscimento alle prime fasi di una rivoluzione scientifica che ci ha fatto comprendere un profondo principio della natura: il paradigma delle simmetrie. Secondo Kuhn, a una rivoluzione scientifica segue un fase di lento progresso che poi sfocia improvvisamente nell'affermarsi di un nuovo paradigma. Forse oggi siamo di fronte ai primi indizi che favoriranno l'emergere di un nuovo, e ancora sconosciuto, paradigma. 
E se questo vale per la fisica dove di certo ha una sua pregnanza la confluenza nella ricerca della la Teoria delle stringhe (1968) e poi delle Super Stringhe con la misteriosa M-Theory (1995) c'è anche il riaccostamento alla equazione d'onda di Schrodinger dove si cerca di mettere al servizio del famoso collasso dell'equazione quella famosa funzione PSI e l'ancor più famoso gatto dello stesso Schrodinger col suo "vivo o morto" che potrebbe
anche essere una sorta di disvelamento dell'asterisco posto sulla lapide del fisico, che potrebbe anche intendersi come l'uso incondizionato sia di numeri immaginari "i" (proiezioni di numeri negativi), sia di loro coniugati dove non ci sarebbe più traccia di immaginario, e si tornerebbe si ad un reale, ma di certo non razionale come voleva Hegel, anzi decisamente irrazionale


mercoledì 29 marzo 2023

IL FALSO DEI VIRUS E IL MERCIMONIO DEI VACCINI

Sfatiamo una volta per tutte il mito di questi nostri tempi post moderni e iper tecnologici, nonche' falsi e menzogneri al massimo livello : un cosidetto virus può essere visto solo con microscopio elettronico a scansione tramite elaborazioni computerizzate e solo in vitro. Dal vivo non si può vedere nulla. Quindi aveva pienamente ragione il grande biologo dell'ottocento Claude Bernard fondatore della Medicina Sperimentale quando asseriva che "il microbo e' niente, il terreno e' tutto" così come assai piu recentemente aveva pienamente ragione  il piu' grande e piu' incompreso medico dell'intera storia dell'umanita' Rick Geerd Hamer,   quando ha sentenziato  che i virus in realtà non esistono. Fu un biologo   russo Dimitri Ivanovskij che nel 1892  con un microscopio ottico descrisse un agente patogeno  non batterico  in grado di infettare le piante di tabacco.  Paradossale e indicativo  che una scoperta così sconvolgente sia stata fatta in maniera così razzaffonata e molto poco attinente alla corporeita' umana :   Studiare il tabacco e scoprire i virus. Un collegamento alquanto peregrino.  Ma non per il rudimentale microscopio di Ivanovsky che, per l'appunto, scoprì i virus studiando una malattia che colpiva le foglie di tabacco. O, per lo meno, scoprì
Dimitri Ivanovski
quelli che 
più tardi il botanico olandese M. W. Beijerink avrebbe chiamato virus, osservandoli indipendentemente da Ivanovksy, ma riconoscendo comunque al russo il merito della scoperta, difatti tale 
 Beijerinck,  usando esperimenti di filtrazione su foglie di tabacco infette, riuscì a dimostrare una serie di macchie a manifestazione della presenza di virus che defini "mosaico del tabacco"E quindi con l'inizio del XX secolo che si e ' sempre tentato di attribuire una crescente nocivita' a questo nuova entita' microbica quanto mai misteriosa in quanto non verificabile  se non attraverso simulazioni in vitro e la cosa non e' cambiata con l'avvento dei microscopi elettronici (anni trenta) e a a scansione di fasci di elettroni (anni sessanta) fatti convergere con  lenti elettromagnetiche e successivamente avallate con elaborazioni computerizzate  Da allora, circa 5 000 specie di virus sono state descritte in dettaglio, sempre pero' su elaborazioni  computerizzate e si ritiene che ve ne siano milioni. Gli elettroni utilizzati dal microscopio a scansione si comportano come radiazioni con lunghezza d’onda molto minore rispetto a quella della luce visibile, offrendo una risoluzione che può arrivare a 0.2 nanometri, con ingrandimenti fino a 100.000 volte. 

Tali 
elettroni peraltro sono molto energetici (l’energia è proporzionale alla frequenza della radiazione, quindi inversamente proporzionale alla lunghezza d’onda) per cui il loro passaggio è ostacolato solo da atomi pesanti, e ha effetti distruttivi sul campione. Per questa stessa ragione l’immagine creata dal fascio di elettroni non può essere osservata a occhio nudo, ed è di solito visualizzata su un monitor. I materiali da osservare sono colorati con metalli pesanti, e si ottiene una fotografia in bianco e nero in cui le zone scure corrispondono all’assorbimento degli elettroni da parte degli atomi, le zone chiare al passaggio degli elettroni attraverso il campione. Sempre più spesso però si effettuano rielaborazioni dell’immagine al computer, introducendo falsi colori che permettono di accentuare i contrasti. Nel microscopio elettronico il preparato è posto all’interno di un tubo a vuoto, ove l’acqua evaporerebbe provocando il collasso delle strutture cellulari; per questo il materiale deve essere preventivamente disidratato e fissato. La preparazione è lunga e costosa, ma questo svantaggio è ripagato dalla quantità sorprendente di dettagli che il microscopio elettronico permette di osservare all’interno della cellula. Va notato che  quella della elaborazione computerizzata e' l'unico modo di vedere i virus e risente sempre, come una sorta di macchia di Roscharch,  dell'interpretazione questa volta non dell'uomo, ma dello strumento con cui viene fatta la lettura, perche' lo si ribadisce, i cosidetti virus che proprio per la loro invisibilita' e quindi inverificabilita' "de visu", hanno costituito una specie di panacea per tutti i magnati della nascente industria farmaceutica di fine ottocento e vieppiu' negli anni a venire che  sempre piu' hanno visto nella paura della gente verso l'ignoto, specie se riguardante la malattia, la modalita' piu' opportuna per condizionare l'opinione pubblica e piegarla ai loro interessi. Ratifico' tale assunto  uno dei primi di questi magnati
David Rockfeller 
servendosi della collaborazione di un antenato dell'attuale Bill Gates e del protocollo sancito da un educatore Abrham Flexner che pero' aveva anche un fratello virologo che lavorava per Rockfeller che giustappunto  si presto' ad individuare la presunta efficacia di vaccini elaborati chimicamente per combattere appunto qualche cosa che in realta' non esiste. Su tale protocollo del 1910, denominato appunto Flexner, quindi elaborato su tratti di pura fantasia dato che in tale epoca si poteva disporre solo di approssimati microscopi ottici, e' fondata tutta la teoria dei virus e dei vaccini, creati non a caso proprio dai magnati che avevano commissionato lo studio sui microbi.  Niente e' cambiato da quel 1910, e una intera disciplina cosidetta scientifica si fonda su di una fantasia, anzi peggio,  si fonda sulla peggiore delle speculazioni del consumismo, quella sulla salute  

venerdì 17 marzo 2023

IL PRECEDENTE DELL' AIDS


Se si conoscono le 5LB è impossibile non notare le "somiglianze" di come la "medicina ufficiale" abbia in passato "raccontato" l'AIDS esattamente come ha fatto col presunto INVENTATISSIMO COVID19, O MEGLIO, NON INVENTATO, MA SEMPLICEMENTE UTILIZZATO. (D'altronde, l'inciso e' mio tutte le cosidette pandemie della storia umana sono state abbondantemente gonfiate e utilizzate previa la paura innescata dai poteri costituiti, specie quelli cosidetti "dei mercanti"  verso le masse, che hanno questo di straordinario :  malgrado il crescere dell'istruzione nei secoli, la scolarizzazione pressocche' completa in particolare nei Paesi occidentali e piu' civilizzati, le informazioni a disposizioni addirittura digitalizzate e dei piu' raffinati sistemi informatici, malgrado tutto questo e anche altro, tali masse sono sempre rozze e ignoranti, oggi come allora  nel 1348 come nel 2020 e il processo di asservimento a tale paura segue sempre gli stessi identici passi passando per tutti gli eventi similari.  COSI',   UN QUALCOSA CHE C'ERA SEMPRE STATO: UNO STATO DI AFFEZIONE LEGGERO CON  ANCHE RISCONTRI LETALI SPECIE IN PAZIENTI ANZIANI O CON PRECEDENTI PATOLOLOGIE, un qualcosa che abbiamo sempre chiamata banalmente  INFLUENZA, viene trasformata in un Moloch terrificante  della cui consistenza viene data colpa a innocenti animaletti sempre piu' microscopici (si era cominciato con ratti, poi scarafaggi, mosche, quindi con l'invenzione dei primi microscopi,  si trovano animaletti non distinguibili ad occhio nudo che vengono subito colpevolizzati in merito all'insorgenza di qualsivoglia affezione e li si chiamano microbi, (batteri, funghi, micobatteri)  poi quando neppure il microscopio e' sufficiente si inventano di sana pianta e gli si da' un nome che e' tutto un programma "virus"dal latino veleno. Poca importa che non si vedano e bisognera' aspettare gli anni trenta e successivi per dare corpo,  tramite elaborazioni in vitro, di microscopi a scansione elettronica,  mai nel loro terreno,  a queste infinitesimali  entita' che non sono neppure esseri viventi, ma un qualcosa di completamente avulso da qualsiasi contesto, che fa tornare alla mente un'altra associazione ben piu' probante di questo cumulo di sciocchezze e cioe' quella del Dottor Hamer tra tali microbi e i pompieri   e vieppiu' si fa sempre piu aderente l'associazione tra microbi e pompieri. Come in pompieri in un incendio difatti i vari microbi incanalati per foglietti embrionali (in questo stralcio meravigliosamente spiegato da Hamer nel suo fondamentale libro "Testamento per una nuova medicina" ) si attivano per riportare lo stato di normalità in un corpo. Detta in breve 

HANNO UTILIZZATO L'INTUIZIONE DI HAMER CHE ALLA BASE DI TUTTE LE PATOLOGIE C'E' SEMPRE LA PAURA, INDOTTA DA MEDIA, MEDICINA UFFICIALE MAINSTREAM ECC, PERCHÈ LORO, PROPRIO GRAZIE ALLE SCOPERTE DI HAMER, LO SANNO BENISSIMO CHE LA PAURA È UNA DELLE ATTIVAZIONI BIOLOGICHE PIÙ POTENTI IN NATURA, CIOÈ... È PROPRIO LA "PAURA DI UNA DETERMINATA COSA", CHE "INNESCA LA COSA STESSA"...
 Ma lasciamo la parola ad Hamer : "Già nel 1987 quando l’invenzione del panico dell’"AIDS" andava a gonfie vele scrissi nel mio libro "Testamento di una Nuova Medicina", come l’"AIDS" fosse il più grande imbroglio del nostro secolo e questo per vari motivi!
L’argomento principale contro L’AIDS come "malattia" a se stante, sono le cognizioni sul sistema ontogenetico dei tumori e sul derivante sistema ontogenetico dei microbi (funghi, batteri, virus). "Come dimostrano le mie ricerche empiriche su più di 15.000 pazienti, è completamente impensabile, e addirittura molto semplice da confutare, che sia l’agire di un virus "cattivo", a voler distruggere per così dire le difese dell’organismo, indipendentemente dai processi psichici e cerebrali, come presupposto in provetta.
La regola ferrea del cancro dice che ogni cosiddetta malattia, cioè programma speciale biologico sensato della natura (non solo cancro), viene causata da una DHS (Dirk-Hamer-Syndrom), cioè da uno choc conflittuale biologico molto specifico, che nel momento stesso causa un focolaio di Hamer, verificabile con la TAC cerebrale, nel relè del cervello (HH) inerente all’organo e nell’organo causa cambiamenti corrispondenti come tumori, paralisi, disturbi funzionali, ecc.
Il sistema ontogenetico dei tumori, che trovai nel 1987, pone ogni malattia oncologica o malattia oncoequivalente secondo la sua appartenenza agli foglietti embrionali, cioè secondo i foglietti embrionali, che si evolvono già nelle prime settimane dello sviluppo embrionale umano: endoderma, mesoderma ed ectoderma.
Ad ognuno di questi foglietti embrionali appartiene dal punto di vista della storia evolutiva, una parte cerebrale specifica, un determinato tipo di contenuto conflittuale, come anche una specifica formazione cellulare istologica.
come si vede nel disegno al termine virus e' aggiunto un punto interrogativo. cio' e' dovuto al fatto che si tratta di un articolo antico del Dott. Hamer: negli ultimi anni si era difatti reso conto che i virus non esistevano affatto
Il sistema ontogenetico dei microbi attribuisce i microbi ai tre foglietti embrionali, questo comporta:
1. che i microbi più antichi (funghi e batteri fungiformi: micobatteri) sono responsabili per l’endoderma, in parte anche per il mesoderma del cervelletto, ma in ogni caso solo per gli organi governati dal cervello antico,
2. che i microbi antichi, cioè i batteri, sono responsabili per il mesoderma e per tutti gli organi da esso formati,
3. che i giovani, cosiddetti microbi, cioè i virus, che nel senso stretto non sono veri microbi, cioè non sono esseri viventi, sono responsabili esclusivamente per l’ectoderma o per gli organi governati dalla corteccia cerebrale.
Essere "responsabile" in questo contesto significa che ogni gruppo di microbi "elabora" solo determinati gruppi organici, che hanno appartengono allo stesso foglietto embrionale, cioè che derivano dallo stesso foglietto embrionale.
Un’eccezione forma la zona limitrofa degli organi mesodermali, governati dal cervelletto, che vengono "elaborati" sia (prevalentemente) dalle micosi e dai micobatteri sia anche (meno frequentemente) dai batteri, che normalmente sono responsabili per gli organi governati dalla sostanza bianca cerebrale del foglietto embrionale medio (mesoderma).
Il momento, da cui i microbi possono iniziare ad "elaborare", non dipende, come fino ad ora tutti noi presumevamo erroneamente, da fattori esterni, ma viene comandato esclusivamente dal nostro computer: il cervello. Si tratta sempre dell’inizio della fase di soluzione del conflitto, cioè della fase di guarigione.
La bifasicità delle malattie durante la soluzione del conflitto:
Fino ad ora la cosiddetta medicina moderna conosceva circa 1.000 presunte malattie, di cui circa la metà considerate "malattie fredde" come per esempio il cancro, l’angina pectoris, la sclerosi multipla, l’insufficienza renale, il diabete, ecc. e l’altra metà "malattie calde" come per esempio il reumatismo articolare, l’infiammazione renale, la leucemia, l’infarto cardiaco, le malattie infettive ecc.
Nelle "malattie fredde" i microbi si trovavano sempre come apatogeni, cioè non causavano sintomi. Nelle "malattie calde" invece gli trovavamo sempre "altamente virulenti", cioè abbiamo sempre creduto che essi "attaccavano" un organo.
Allora credevamo che fosse importante mobilitare l’armata di difesa del nostro corpo, il cosiddetto "sistema immunitario", contro l’armata attaccante maligna dei microbi o anche contro le cellule cancerogene, che volevano annientarci. Questa idea era errata, niente di tutto ciò era vero. Dobbiamo iniziare la "Nuova Medicina" tutta da capo!
Cos’ha tutto ciò a che fare con "l’AIDS"?
Nel caso dell’AIDS il nostro interesse è rivolto ai virus. Abbiamo appreso dal sistema dei microbi causato ontogeneticamente, che anche i virus hanno un loro posto stabile in questo sistema: essi sono responsabili per tutti gli organi derivanti dall’ectoderma (foglietto embrionale esterno) e che vengono governati dalla corteccia cerebrale. Essi "elaborano" questi organi, come già detto, esclusivamente nella fase di guarigione. I loro sintomi collaterali sono: vagotonia, di solito febbre, gonfiori dell’epidermide o della mucosa, cioè tra le diverse qualità di mucose esclusivamente gonfiore della mucosa di epitelio pavimentoso! Che tali sintomi evidenti comportino senza eccezione tutta una serie di reazioni del sangue e del siero, si comprende da se.
Per quanto concerne il "sistema immunitario", questa parola spugnosa, poco definita, che viene usata dappertutto, indistintamente nella fase di conflitto attivo e nella fase di conflitto risolto, in caso di cancro, sarcomi e leucemia, indistintamente in tutte le "malattie infettive", la completa non conoscenza sulla natura delle malattie corrispondeva ad una completa incapacità di valutare e classificare correttamente la moltitudine di fatti e sintomi del settore ematologico e sierologico. Con il cosiddetto virus dell’HIV si intendeva principalmente, se esso esiste come virus ( è stato chiamato dai suoi "scopritori" "virus dell’immunodeficienza"), che le persone colpite "dall’epidemia mortale di AIDS" morivano nella fase finale di cachessia e di panmieloftisi, cioè non potevano più produrre sangue.
Lo stesso processo troviamo nel cancro osseo o per meglio dire nel cancro di diminuzione ossea, cioè l’osteolisi nel sistema scheletrico, che comporta sempre una panmieloftisi (anemia), e il conflitto appartenente è sempre secondo la localizzazione della parte di scheletro colpito un conflitto specifico di crollo dell’autostima. La guarigione di un tale conflitto di crollo dell’autostima sarebbe sempre la neoformazione del callo nelle osteolisi (ricalcificazione) con il sintomi della leucemia. Se un ammalato di "AIDS" dovesse farcela a ripristinare la sua autostima contro ogni aspettativa, cade "dalla padella alla brace", se è in mano ai medici della medicina ufficiale, viene pseudo curato a morte con la chemio.
Per la completezza dovrei nominare a fondo molti argomenti contro l’"AIDS", ma in questo trattato breve non è possibile. Ne nomino solo alcuni che mi sembrano importanti.
- Nessuno ha mai osservato una sintomatologia specifica dopo una cosiddetta infezione di HIV come viene osservato per esempio in caso di morbillo o rosolia.
- Virus di HIV non vengono mai trovati nei pazienti di AIDS.
- Nella "sindrome da immunodeficienza acquisita, AIDS" è presunto un coinvolgimento dei linfociti T, dei quali solo uno ogni 10.000 avrebbe fagocitato "un frammento del virus", del quale non esistono neanche esemplari interi nei pazienti di "AIDS".
- In quanto non esiste una vera sintomatologia dell’"AIDS", si è in balia della diagnostica medica: se una persona non ha il test dell’HIV positivo e si ammala per esempio di cancro, reumatismo articolare, sarcoma, polmonite, diarrea, demenza, micosi, tubercolosi, febbre, herpes o ogni possibile sintomatologia neurologica o manifestazioni di deficit, allora si tratta di normali malattie secondo le idee correnti. Se la stessa persona però ha il test dell’HIV positivo, tutti questi sintomi sono immediatamente sintomi maligni dell’"AIDS", quasi viene da dire "Metastasi da AIDS", i quali segnalano la morte imminente e penosa del paziente di "AIDS" da compatire.
- È altrettanto strano che l"AIDS" come presunta malattia virale debba comportarsi in modo completamente diverso da tutte le altre malattie virali, le quali sono ritenute superate quando il test degli anticorpi risulta positivo.
- La cosa più strana però è il fatto, nominato da tutti i ricercatori solo casualmente e che non ha spinto nessuno ad una qualsivoglia reazione: si ammala di "AIDS" solo chi sa di essere HIV positivo o chi crede di esserlo!
Strano che nessuno ha seguito questi sorprendenti fenomeni? Conosciamo interi popoli che sono al 100% HIV positivi e non gli succede niente. Gli scimpanzé, nonostante siano HIV positivi, non si ammalano di nessun sintomo che potrebbe assomigliare all"AIDS".
Tutta la faccenda deve aver a che fare con la psiche. O meglio: Se le persone si ammalano in modo evidente solo se viene loro detto di essere HIV positive, è ora di immaginare cosa succede nella psiche di un paziente al quale è stata comunicata una tale diagnosi annientante con la prognosi del 50% di mortalità!
Sono i nostri medici talmente privi d’animo da non essersi potuti immaginare finora, cosa avviene nel paziente messo di fronte ad una tale diagnosi annientante?
Il paziente non sa che tutto ciò è campato in per aria. Il poveretto lo prende molto sul serio, anche perché tutta la messinscena avviene in un ambito apparentemente  molto professionale.


mercoledì 8 marzo 2023

UN'ISOLA MAGGIORE

Nazione bottegai per antonomasia,  l'Inghilterra ha cominciato ad egemonizzare il mare nel XVI secolo  e una volta costruito un vero e proprio impero marittimo e cioe’ fondato sull’elemento fluido, mobile per eccellenza, senza confini e senza quasi limite se non quello della sua assoluta predominanza, si e'  spasmodicamente adoperata per espandere questo dominio a tutto il contesto continentale europeo. Va sottolineato come in tale prassi   non si sia servita di  mezzi diretti, tipici di tutte le compagini nazionali europee del calibro di Francia, Prussia, Austria, Russia, ma piuttosto abbia adoperato l’arma della spregiudicatezza, quando non addirittura  del vero e proprio intrigo con sistematici raggiri e inganni di diversa portata sempre al fine di seminare zizzania tra gli Stati continentali e indurli  a farsi guerra tra loro: questo sulla premessa del considerare il mondo intero come un grande mercato, raggiungendolo in ogni angolo, in ogni piu’ nascosto anfratto grazie al potenziale di movimento del libero scambio marittimo. Attenzione,  pero’ tale liberta’ del valore di scambio, su questo l’Inghilterra e’ sempre stata ben determinata, non e' stato mai applicato  con equita’ su tutti gli Stati, ma in forza del dominio del mare e di una tecnologia sempre piu’ concepita a proprio favore, cosa che diverra’ preminente a seguito della cosidetta Rivoluzione Industriale, fenomeno originariamente di chiara marca anglosassone, finisce per riguardare solo un Paese e cioe’ se stessa. V’e’ di piu’ : per operare al meglio con  tale prassi e rimanere ancora piu’ nascosta, lo Stato,  il potere reale, ma anche il  governo, i diversi potentati che operano sempre sul lato economico, che si compiacciono  di definirsi democratici non operano direttamente, ma utilizzano il meccanismo delle sette, rifacendosi, per convenienza e utilitarismo ancora piu’ mascherati, ad un antico passato molto poco verificato, e cioe’ al leggendario tempio di Salomone e alla confraternita della libera muratoria - cioe’ le persone abilitate all’esercizio della professione di architetto (archè – techne’ = tecnica del principio) nella impersonificazione del mitico Hiram appunto il costruttore del tempio, ucciso da alcuni suoi allievi per carpigli il segreto del fare edificatorio. Il nome di “setta”si tramuta in quello di “Loggia” e la Massoneria (anche il nome e tutta la simbologia ad essa correlata richiamano la Libera Muratoria di Hiram e del tempio di Salomone )  diviene di fatto una sorta di braccio operativo dello Stato che assume sempre maggiore rilevanza fino a incanalre lei la direttivita’ della politica e della stessa Casa Regnante, sempre piu’ subordinate al potere economico e al principio del libero mercato,  pero’ a senso univoco. Tramite la Massoneria,  lo spirito marittimo dell’Inghilterra si fa sempre piu’ subdolo e tende a seminare zizzania tra gli stati continentali unicamente per conseguire vantaggi economici che alla fin fine vanno a coincidere con i propositi di dominio di tutta l’area europea. Come diceva   Raleigh    “chi domina il mare, domina il commercio del mondo e a  chi domina il commercio del mondo, appartengono tutti i tesori del mondo e il mondo stesso” ecco questa potremmo definire la massima a mo’ di imperativo categorico della bottegaia Inghilterra e del suo braccio operativo: la Massoneria. Nell’ambito di quel seminare zizzania e provocare sempre piu’ scontri tra i popoli continentali, di certo grande piacere dovettero provare i nostri bottegai e loggisti  con le guerre fratricide tra Austria e Prussia e l’emergere di nuovi effimeri campioni di quell’ancora non appannato del tutto carisma del  prode guerriero come e’ il caso di Federico II di Prussia uno degli ultimi epigoni a essere qualificato dell’epigono di “grande”, ma ci sono altri ambiti che possono essere interpretati secondo canoni alquanto diversi da quelli ufficiali  come quello ad esempio del “cui prodest” di una rivoluzione, ovvero un sovvertimento violento e improvviso di un certo “Statu quo “ la risposta e’ presto data : sempre a loro: bottegai e loggisti, gente che oramai antepone a tutto l’interesse economico, il denaro, il commercio, il mercato e ne ha fatto dei veri e propri parametri di misurazione della rilevanza della potenza di una intera civilta’ nel mondo.
Cosi’ anche la cosidetta rivoluzione delle colonie americane di poco antecedente a quella in territorio europeo in Francia, denota quasi uno spirito di contro assicurazione, si' da garantirsi 
una entita’ territoriale piu' vasta,  ma sempre conservando lo spirito talassico  come per   per assicurarsi anche nel futuro una base operativa in grado di mantenere quella supremazia non territoriale, non militare, ma marittima e quindi continuare ad esercitare il potere commerciale. Non e’ quindi un caso che tutti i principali protagonisti della rivoluzione americana, sia dalla parte dei ribelli che da parte del governo inglese fossero dei conclamati massoni a cominciare da Washington ed anche dal famoso marchese   Lafayette, generale sia dell’esercito dei ribelli americani che successivamente della Francia rivoluzionaria. E lo stesso vale per tutti indiscriminatamente i protagonisti della rivoluzione in Francia: Lafayette,  Marat, Danton, Robespierre. Saint Just, Barrat, Carnot, tutti framassoni a prescindere dalle idee politiche di destra o sinistra secondo la pseudo differenza che deve proprio al periodo della Rivoluzione la ben nota differenziazione nominalistica. Viene quindi da chiedersi, stante questa pronunciata presenza massone (anche la celeberrima presa della Bastiglia difatti fu guidata da drappelli guidati da noti massoni) se l’Inghilterra non ci abbia messo lo zampino sia nella sua preparazione che nella sua realizzazione, ovviamente l’Inghilterra tramite il suo braccio operativo della Massoneria che, proprio in virtu’ di questi due eventi che fanno seguito alla Rivoluzione Industriale, piu’ che un braccio abbia assunto il ruolo della mente.  Si obiettera’ “ma come?” l’inghilterra nemica irriducibile di Napoleone, che addirittura sta dietro la rivoluzione francese? Suvvia….” Attenzione signori perche’ anche il Generale Napoleone Buonaparte fu originariamente affiliato alla Massoneria, anche per compiacere il suo piu’ indefesso padrino ovvero quel Paul Barras, che lo aveva favorito agli inizi della carriera  a Tolone promuovendolo da capitano a Generale e quale membro piu’ influente del Direttorio non solo nominato qualche anno dopo comandante dell’armata d’italia, ma gonfiate in maniera abnorme le sue battaglie, era stato il vero creatore del mito del nuovo genio militare. Solo che Napoleone una volta raggiunte le inusitate e insperate  vette della sua, diciamo  un po’ fortuna, un po’ opportunismo,  indubbiamente una certa scaltrezza, come aveva prontamente scaricato Barras, così aveva preso le distanze dalla massoneria e quindi anche dagli inglesi che anzi erano divenuti i suoi peggiori nemici. E’ successo spesso nella storia, che personaggi partiti da un certo contesto, lo abbiano poi abbandonato ed anzi si siano rivelati i piu’ strenui avversari di tale loro contesto:  così ad esempio il principe Eugenio di Savoia che aveva chiesto un incarico da Generale a Luigi XIV e non avendolo ottenuto era divenuto il suo grande nemico, prendendosi anche la soddisfazione di sconfiggerne spesso i suoi eserciti ,  così Benito Mussolini che partito da socialista massimalista e barricadiero era divenuto il Duce del fascismo e quindi il persecutore di tutta la sinistra, così perfino John Fitzgerald Kennedy dal pieno appoggio della mafia anche per la sua elezione, si era talmente  emancipato da tale influenza, che per impedirne ulteriori ritorsioni la grande mafia statunitense (Carlos Marcello, Santo Trafficante, Sam Giancana, etc.)  si era vista costretta a ucciderlo. La massoneria, e dietro di essa l’intero Paese dell’Inghilterra sempre piu’ asservito in ogni sua manifestazione al dio denaro, al commercio, al mercato e quindi all’elemento mare, entrambi sempre dietro ai disordini, alle sommosse, ad ogni piu’ piccolo turbamento dello “statu quo” di ogni singolo paese dell’europa continentale: Austria, nei suoi diversi

domini, ma anche nel cuore della sua capitale,  Regno delle Due Sicilie, financo nell’insignificante Regno di Sardegna, stimolando con tanto di generosi finanziamenti  da parte di uno della piu’ potente famiglia massone i Rotschild, a intervenire a favore degli insorti di Milano e dichiarare guerra all’Austria. Lo si sara’ capito,  siamo nel turbolento 1848, le feste per i bottegai cominciano in Sicilia nel gennaio e continuano per tutto l’anno a Milano, a Brescia, a Praga, a Budapest e come si e’ detto,  nella stessa capitale dell’Impero Asburgico Vienna, con strascichi anche nell’anno successivo. Strascichi che per fortuna sono stati tutti ricomposti e le rivolte tutte sedate. Sembra una sconfitta per le forze di mare ovvero i bottegai e i loro garzoni, pero’ sono riuscite nel colpo piu’ grosso e piu’ saturo di implicazioni : l’ allontanamento del principe di Metternich, il 
 garante di trenta e piu’ anni  di pace e di tutta terricola, senza bisogno di andare a ricercare astrusi mercati e un commercio che in verita’ alimenta piu’ che altro se stesso. E’ vero che il grande statista era alquanto invecchiato (75 anni) ma la sua perdita, si fara’ inesorabilmente sentire di li’ a poco, quando contando sulla pochezza dei successori di Metternich e sulla giovane eta’ e quindi inesperienza del nuovo imperatore Franz Joseph (diciott’anni al momento dell’ascesa al trono nel dicembre 1848), ancora una volta Inghilterra e Massoneria  erano  riuscite a seminare zizzania tra i Paesi  europei convincendo il borioso nipote di Napoleone, Luigi Napoleone autonominatosi anche lui imperatore, ad impegnarsi in guerra contro Turchia e Russia per il possesso della Crimea e finendo anche per coinvolgere l’altrettanto velleitario Regno di Sardegna tramite il proprio Capo del Governo il Conte Camillo Benso di Cavour  ovviamente fra massone anche lui e particolarmente asservito alla casa Rotschild, con la promessa di favorirne le ambizioni di sottrarre all'Austria il possesso dei territori dell'alta Italia di Lombardia e Veneto. La accennata inesperienza del giovane Imperatore austriaco, tra l’altro, proprio nel periodo piu’ acuto del conflitto per la Crimea, infiammato dalla passione di un romantico amore (per la famosa Sissi), e la assoluta incapacita’ dei governanti imperiali,  portera’ anche l’Austria dalla parte di Inghilterra, Francia e Piemonte finendo per mettersi contro l’altro grande impero di terra del continente difatti lo Zar di Russia infuriato per il mancato appoggio dell’Austria, che lui non aveva mancato di dare nel ’49 contro i ribelli Ungheresi, passera’ inesorabilmente dalla parte delle potenze succubi dell’Inghilterra e questo non solo non aiutando l’Austria contro Francia e Piemonte nella successiva guerra del ’59, ma mantenendo tale antistorica posizione ancora nel 1914 nella apocalisse della Grande Guerra. Come si vede  la bottegaia Inghilterra e la sua emanazione piu' informante la Massoneria,  sono state la zizzania d'Europa e con un'ottica un tantino piu' allungata  la disgrazia dell'intero pianeta che si e' trovato irretito in una spirale di violenza e  mercimonio che ancora oggi ne costituiscono come una ragnatela,  a protagonista cambiato pero' :  ricordate difatti quella sorta di di rivoluzione sotto controassicurazione come si era definita la guerra di indipendenza delle colonie americane? Ebbene si, sembra proprio che nella loro  spregiudicata gestione  dell'elemento liquido, mobile, marino ai fini commerciali, l'inghilterra o meglio con maggiore attinenza la Massoneria,  abbia avuto quel che si dice l'occhio lungo : le straordinarie potenzialita' dell'elemento meccanico  quale si era venuto ad affermare con la rivoluzione industriale difatti,  erano gia' chiare ai nostri volponi della massoneria  sul finire di quel XVIII secolo, con la considerazione parallela che l'Inghilterra era un'isola troppo piccola, troppo marginale per potere continuare ad  esercitare  un predominio mondiale dei mercati e dei commerci.  Ideale appunto una sconfinata isola quale si poneva il continente americano : l'america si configurava insomma come  una isola maggiore in grado di perpetuare il dominio  britannico del mare  su piu' vasta scala. In tal senso anche il politico Disraeli si era accorto di questo difetto di proporzione  in merito alla necessita' di mantenere  il predominio anglosassone del mare e difatti sotto forma di un romanzo nel 1847 aveva ipotizzato che la regina di Inghilterra si trasferisse in India ponendo la sua corte  a Delhi. Ma e' ancora  Schmitt nel suo libello Terra e mare che  ci informa che fu un ammiraglio americano  certo Mahan  che sul finire del XIX secolo  ratifico' in un saggio dal titolo inequivocabile "The influence of sea power upon History 1660-1783" quell'antica visione di "isola maggiore " dei lungimiranti massoni che organizzarono la rivoluzione americana.  In tale saggio  si parla difatti delle possibilita' di una sempre piu' stretta cooperazione tra Inghilterra e Stati Uniti ravvisandone la piu' profonda ragione non tanto  nella  comunanza di cultura, lingua e costumi, quanto sul carattere insulare di entrambi le nazioni, differenziate solo dalle proporzioni e pertanto rendere necessario una sorta di passaggio del testimone dalla piu' piccola alla piu' grande , con il fine specifico  di mantenere il dominio mondiale dei mari anche nelle mutate e sempre piu' complesse situazioni geo politiche del pianeta.  Il carattere insulare degli Stati Uniti oramai palesatosi  all'affaccio del nuovo secolo, osservava Mahan in una nuova edizione del saggio nel 1904,  dovrebbe garantire la salvaguardia e prosecuzione  del dominio del mare  su base piu' ampia e con l'impiego piu' idoneo della tecnologia.  L'america insomma diventava  proprio quell'isola maggiore che i massoni della guerra di indipendenza delle colonie americane si erano configurati in grado di perpetuare la conquista britannica  del mare e anzi proseguirla e ampliarla su piu' vasta scala promuovendo quindi  un accezione di "mare angloamericano" sul mondo intero , cosi' come era accaduto in occidente solo una volta sia pure in una diversissima accezione : con l'Impero Romano e la denominazione di "mare nostrum"
Bisogna convenire che la prospettiva di Mahan (e della massoneria del 1776) ha avuto una piu' che concreta applicazione sia da parte dell'Inghilterra,  che  dall'America  nel corso delle due grandi guerre mondiali del XX secolo e con  crescente e anche arrogante incisivita' proprio dagli Stati Uniti che specie dopo la caduta del blocco comunista nel 1989 si sono assunti il ruolo dim  non solo dominatore, ma anche di  guardiano del mondo e di piu' che volenteroso carnefice di ogni liberta' . 

domenica 5 marzo 2023

LA NAZIONE BOTTEGAIA

 

E’ proprio Schmitt, lo scrittore, filosofo, giurista, geo-politico che, con questa farsa della pandemia e anche con l’ipocrita condanna occidentale della guerra di Putin contro l’Ucraina e’ andato ad occupare un posto di tutto rilievo nel mio panorama culturale di alternativa al racconto attuale della storia, che nel suo libello “Terra e mare “ del 1942 parla di una conquista britannica del mare e la definisce la linea fondamentale del primo ordinamento spaziale/planetario (sua definizione) la cui essenza risiede nel netto contrasto fra potenze dedite alla terra e potenze dedite al mare:  che cosa e’ un ordinamento spaziale/planetario secondo la definizione del grande giurista? La risposta e’ presto data nelle righe dell’accennato libello: e’ un qualcosa di estremamente piu’ importante di una guerra, diciamo che puo ‘ essere equiparata ad una grande riviouzione tipo quella di Copernico, tipo la rivoluzione francese o quella bolscevica, forse addirittura di piu’ perche’ nella portata delle poste in gioco vi sono  ordinamento sociale, usi e costumi, addirittura scelta di civilta’  “l’uomo ha del suo spazio una determinata coscienza, soggetta a continue mutazioni, perfino in una medesima epoca  nella prassi del quotidiano , l’ambiente del singolo  e’ predeterminato in maniera diversa a secondo dell’attivita’ svolta; l’abitante di una grande citta’ ha una visione del mondo  assai diversa da quellla di un contadino e ancor piu’ da quella di un marinaio, le differenze di concezione spaziale poi si fanno davvero abissali quando entrano in gioco intere popolazioni  e differenti epoche storiche,alla fin fine  afferma  Schmitt  ad ogni trasformazione  storica,  fa  di riflesso obbligato  un mutamento della concezione dello spazio. Possiamo dunque affermare che con la conquista del mare iniziata con il XVI secolo su iniziativa e prassi della Regina Elisabetta, anche lei detta “la grande” come tanti altri felloni che hanno cavalcato il corso della storia, l’Inghilterra si fa protagonista di quel famoso nuovo ordinamento spaziale/planetario. La vittoria sulla Invencible Armada di Spagna nella battaglia di Gravelinda del 1588 ad opera dell'ex pirata Francis Drake ratifico' il nuovo corso : un ex criminale che guida la flotta inglese.  L’ordinamento della terra difatti consiste nella delimitazione di territori e suddivisione in stati, al contrario il mare e’ libero, senza confini quasi senza limiti, nominalmente appartenente a tutti (anche a ex-criminali)
  e a nessuno nel contempo,
  ma ecco che dal ‘500 all’improvviso appartiene ad uno solo : all’Inghilterra appunto. Ci fa notare Schmitt che solo alla luce  di questa conquista del mare  e della radicale separazione con l’elemento terricolo che rimarra’ appannaggio dei popoli continentali d’Europa , anzi non  dei popoli, ma dei diversi stati nazionali con elementi spesso e volentieri di profonda ostilita’ tra di  loro e che verranno sfruttati a beneficio dell’Inghilterra per affermare la sua superiorita’, si comprendono tutta una serie  di frasi, formule, principi che personaggi inglesi si compiacciono di citare: cosi’ la massima sir Walter Raleigh  “chi domina il mare, domina il commercio del mondo e a  chi domina il commercio del mondo, appartengono tutti i tesori del mondo e il mondo stesso. Non potrebbe essere affermata con maggiore enfasi  l’esaltazione del principio mercantile, ovvero il passaggio dall’eta’ dei guerrieri o dell’argento,  all’eta’ del bronzo o giustappunto dei mercanti, secondo le ben note suddivisioni di Esiodo e di tutti i piu’ antichi racconti dell’intera umanita’. Vale quindi l’assioma che ogni commercio se mondiale deve essere marittimo, fluido, proprio come l’elemento dove esso si svolge, senza confini, senza limiti, libero ma solo finche’ in esso non venga esercitata quella superiorita’ che giustappunto costituira’ la stessa essenza del popolo inglese.  E’ a partire dalla conquista britannica del mare rafforzatasi in maniera dirompente con la rivoluzione industriale di meta’ del secolo XVIII, che si configura la possibilita’ di una supremazia mondiale su basi del tutto differenti da quella che si era verificata nei secoli precedenti con i grandi Imperi  terricoli, tipo la Persia, quello Macedone,  quello di Roma e quello dei tentativi di recupero dell’Impero Romano; per il tipo di guerra terrestre o anche marittima ma svolta secondo meccanismi terrestri (i famosi rostri romani per l’arrembaggio e’  sostanzialmente un conflitto di tipo tradizionale trasferito  sulle tolde delle navi , ma dal XVI secolo la situazione muta, la diffusione della navigazione a vela e soprattutto l’artiglieria posizionata a bordo delle navi cambiano radicalmente il tipo di guerra, niente piu’ arrembaaggi, ma lotta a distanza, abilita’ di manovra e precisione di tiro dei cannoni ecco il vero specifico della guerra marittima, parimenti la guerra terrestre era stata sempre un rapporto tra Stati: da entrambi le parti in conflitto ci sono potenze militari organizzate statalmente con gli eserciti che si scontrano in batrtaglie campali, ma  come nemici si fronteggiano solo  le truppe impegnate nello scontro, mentre la popolazione civile rimane  esclusa  dalle ostilita’, la guerra marittima specie dopo che vengono aggiunte ad essa le applicazione tecnologiche esperite dalla Rivoluzione industriale di meta’ del settecento come abbiamo gia rilevato sopra, diventa guerra totale assoluta dove non si distingue piu’ il militare dal civile  e anzi tende a coinvolgere anche il neutrale colpevole solo di  mantenere relazioni commerciali con il nemico: diciamo  che sempre più nel panorama mondiale  si affaccia una piccola isola situata ai margini del
continente europeo
  che volgendo le spalle alla terraferma ha sviluppato quasi esclusivamente una modalita’ di guerra radicalmente diversa, fondata anche sui blocchi che le navi possono effettuare appunto ai commerci e quindi affamare chiunque abbia a che fare anche marginalmente con il concetto di nemico la popolazione nemica che gioco forza si vede parte integrante del conflitto, questa e’ la guerra che abbiamo cominciato a conoscere soprattutto in quest’ultimo secolo e che informa oramai l’essenza stessa della guerra moderna. Da notare  che dopo tale separazione tra terra e mare e l’opposizione tra tali elementi si era trasformate in prassi operativa, sostenuta da uno spregiudicato impiego della tecnologia, si e’ cercato di dare una impalcatura teorica  a tale assunto sostenendo una serie di teorie, principi e sistemi piu’ o meno scientifici che hanno finito  per convincere un po’ tutti della ragionevolezza quasi etica  di tale concetto, senza pero’ tenere conto  del dato originario che ha ingenerato tutto questo : ovvero  la conquista britannica del mare che ha fatto di tale fattore  il centro di un impero mondiale  fondato non piu’ sulla potenza militare, sulla superiorita’ in truppe e armamenti, insomma quello che erano stati un tempo  i grandi imperi terrestri dell’eta’ dei guerrieri,  ma sostanzialmente sulla diffusione di quell’elemento fluido, mobile che e’ il commercio, il mercato e quindi il fattore economico e farne il perno della sua supremazia. Diciamola tutta Napoleone sara’ stato enormemente gonfiato come generale e stratega, le sue vittorie per la piu’ parte favorite o da una bella dose di fortuna (Ceva, Arcole, Marengo, Wagram) e anche da provvidenziali sottoposti che ripararono a suoi errori piu’ strategici che
tattici (Massena, Augerau, Desaix, Lannes, Soult), pero’ in quanto a frasi adatte all’occasione era davvero incomparabile : quel suo “dio me l’ha data e guai a chi me la tocca” o quel suo saper prendere i soldati “io vi condurrò nelle pianure piu’ fertili del mlondo , la dove i fiumi riluccicano come scimitarre d’oro” e anche saper come riprendere i suoi Generali “Duca di Rivoli’ non siete piu’ Massena?” sono
  delle pietre miliari forse le piu’ vere della sua carriera , ebbene fu Napoleone a definire l’Inghilterra “la nazione bottegaia “ Contro Napoleone giustappunto si ritorce la potenza marittima dell'Inghilterra che a Capo Trafalgar distrugge qualsiasi velleita' di competere nell'elemento mare con la sua flotta e quindi rinunziare a qualsivoglia progetto di invasione dell'isola. Si inaugura così un periodo di relativa non belligeranza tra potenze di mare e potenze di terra, che si fara' ancora piu' pronunciato dopo la sconfitta del Corso a Waterloo, dove l'inghilterra scende in campo anche con il suo esercito per rintuzzare le  intemperanze del principio terrestre troppo gonfiatosi con le velleita' di un singolo. Nel periodo della Santa Alleanza dominato dall'Austria di Metternich si stabilisce quasi un patto : alla terra cioe' al suo piu' illustre rappresentante il principe di  Metternich il compito di impedire il regurgito della idea rivoluzionaria come emersa in Francia, e con i suoi pericolosi sviluppi, all'Inghilterra l'incontrastato dominio marittimo per consolidare il suo Impero. L'idillio dura fino al 1848 quando oramai l'Impero inglese e' al suo acme e tornano le istanze di rivolgersi ora alla terra ferma, non per conquiste territoriali, quelle sono faccende che nel territorio europeo non interessano punto alla perfida albione. quello che le interessa e' seminare zizzania proprio all'interno delle potenze di terra, tra i forzati e spessissimo arbitrari  confini nazionali. Lo fa abilmente sempre dietro le quinte quasi mai in prima persona, cosi si mettono in moto gli esecutori piu' biechi dei principi economici suffragati sempre piu' da impianti teorici e pseudo culturali, si serve o forse e' lei come entita' politica che serve a tali soggetti non a caso conformati sotto lo status di sette o Logge, tipo quella massonica che si richiama ad astratti e fumosi principi di Libera Muratoria arbitrariamente dedotti da un passato molto poco verificabile, quello della costruzione da parte di Salomone e del suo Architetto Hiram del famoso Tempio di Salomone, proprio come 
 trecento cinquanta anni prima era stato fatto dai mercanti di allora (fiorentini, romani, veneziani genovesi, olandesi) per imporre un nuovo ordine sociale e anche estetico al troppo poco flessibile mondo gotico con l'invenzione di un codice arbitrariamente definito classico da utilizzare come sorta di riduzione a elementi prestabiliti per normare tutte o quasi le possibilita' del fare costruttivo con l'avallo di quanto di piu' ardito avesse  allora da offrire la tecnologia : lo strumento della prospettiva.  Questo e' in sintesi il vero senso del Rinascimento, ma  l'aggravante e elemento che lo fa dannatamente simile alla nostra epoca e' che, il potere emergente per riuscire nell'intento di cambiare il mondo per i propri fini si sia servito come elemento di rottura di una grande supposta pandemia,  all'epoca una affezione dermatologica (peste bubbonica) oggi una banale influenza entrambi malattie normalmente insignificanti, promosse a veri e propri flagelli in grado di innescare paura nelle masse rozze e ignoranti, ieri come oggi, senza nessuna differenza

IL CAPOVOLGIMENTO DEL FUTURO ANTERIORE

il Wall Street Journal ha riportato un rapporto del governo Usa dove si afferma che "GLI STATI UNITI STANNO CAPOVOLGENDO LA STORIA, ...