Sfatiamo una volta per tutte il mito di questi nostri tempi post moderni e iper tecnologici, nonche' falsi e menzogneri al massimo livello : un cosidetto virus può essere visto solo con microscopio elettronico a scansione tramite elaborazioni computerizzate e solo in vitro. Dal vivo non si può vedere nulla. Quindi aveva pienamente ragione il grande biologo dell'ottocento Claude Bernard fondatore della Medicina Sperimentale quando asseriva che "il microbo e' niente, il terreno e' tutto" così come assai piu recentemente aveva pienamente ragione il piu' grande e piu' incompreso medico dell'intera storia dell'umanita' Rick Geerd Hamer, quando ha sentenziato che i virus in realtà non esistono. Fu un biologo russo Dimitri Ivanovskij che nel 1892 con un microscopio ottico descrisse un agente patogeno non batterico in grado di infettare le piante di tabacco. Paradossale e indicativo che una scoperta così sconvolgente sia stata fatta in maniera così razzaffonata e molto poco attinente alla corporeita' umana : Studiare il tabacco e scoprire i virus. Un collegamento alquanto peregrino. Ma non per il rudimentale microscopio di Ivanovsky che, per l'appunto, scoprì i virus studiando una malattia che colpiva le foglie di tabacco. O, per lo meno, scoprì
![]() |
| Dimitri Ivanovski |




Nessun commento:
Posta un commento