Ci sono parecchi indizi che farebbero di Vladimir Putin l’uomo ideale per guidare un diverso mondo da coniugarsi al Futuro Anteriore, questo perché Putin e’ il principale referente pragmatico della teoria del Mondo Multipolare del filosofo Aleksander Dugin, Multipolarismo che ha un sostrato di tradizione in pensatori del calibro di Evola, Pound, Guenon, Schmitt, Junger, De Benoist e giustappunto Dugin, e persino in certe frange di esponenti del pensiero marxista come Badiou e Zizek caratterizzatisi per il loro grado di avversione verso il capitalismo e la filosofia neo-liberista, ma anche per certe posizioni di derivazione Heideggheriana e psicoanalitica soprattutto lacaniana: c'e' anche una commistione con certe derivazioni dalle piu’ ardite sperimentazioni della fisica quantistica che ne fanno in qualche maniera una sorta di alleati del pensiero destrorso quale indicato sopra: un pensiero che a ben vedere ha sempre preso le distanze non solo dal comunismo, ma anche dal fascismo in quanto entrambi le ideologie e prassi politiche, sono la risultante sempre di stretta osservanza dell’impianto economico/liberista, che da parte sua ha ovviamente sempre cercato di ostracizzare tali pensatori, proponendo in alternativa i suoi sgherri destrorsi o sinistrorsi di infimo livello (certo piu’ i secondi che i primi) come unici rappresentati di un sapere che non accetta contraddittori, ovvero che non vuole giocare fuori dalle regole precostituite di una pseudo cultura partigiana, buonista e profondamente ipocrita, serva dichiarata del potere fondato sul denaro (per intenderci gli antichi economisti liberisti del tipo Smith, Say, Malthus, Stuart Mill, neo liberisti come Von Ayeck, Friedman, pseudo filosofi come Popper o Levy, etc.) Non un ' unica civiltà/cultura, ma appunto multi culture, tante quante sono le aree geografiche di aderenza, e basta con i commerci e i conti della serva dell'economia. Il mondo non è un grande mercato, molto meglio viverlo come una fiera di paese con la sua storia, i suoi costumi, le sue tradizioni, e pochi pochissimi scambi tra tali civiltà. Ad una fiera si portano i prodotti autoctoni, rigorosamente tradizionali, altro che società aperta, la società non è una, ma molta e per ognuna è bene che ci siano tanto di muri con portoni ben chiusi Lo so questo significa fare piazza pulita di perlomeno ottanta anni di menzogne e ipocrisia, significa ricacciare l’untuoso e mellifluo buonismo che recita la litania di un mondo tutto eguale, senza differenze di razza, di tradizioni, di costumi, significa rigettare al mittente quella odiosa idea di societa’ aperta così come concepita da quella farsa di filosofo che e’ Popper non a caso maestro di quel George Soros che tanta parte ha avuto nel creare questo mondo di orrore e di degrado. Rivolgiamoci invece a questa Teoria di Mondo multipolare di Aleksander Dugin non senza fondamento chiamata anche Quarta Teoria Politica,che rappresenta lo sviluppo logico e consequenziale del tradizionalismo nella postmodernita’ prendendo atto che tutte e tre le precedenti teorie politiche: liberismo, cominismo e fascismo, hanno miseramente fallito nel perseguire l’ideale di un mondo piu’ giusto. Tra l’altro ora in verita’ ci troviamo a che fare solo con la prima di tali teorie: quella neoliberale che specie dopo la caduta dell’Unione Sovietica ha di fatto talmente dominato il panorama mondiale da risultare unica, e giustappunto in virtu’ di tale unicita’ la sola rappresentante dello sfacelo del mondo postmoderno. Comunismo e fascismo hanno di fatto perduto la loro battaglia riducendosi ad essere tutt’al piu’ dei solleciti e spersonalizzati servitori dell’ideologia dominante del mondo unipolare incanalata piu’ che mai dagli Stati Uniti d’America: così ad esempio i governi ed anche l'opinione di sinistra che si sono fatti complici delle piu’ marchiane malefatte in termini di liberta’ e giustizia accettando tutte le imposizioni, tutte le storture e manipolazioni come ordinate dai padroni, e lo stessa dicasi con la pseudo destra ad esempio del nostro Paese, che con il Governo Meloni, perlomeno a livello di politica estera non ha fatto altro che ricalcare le infamie del precedente governo Draghi. Sia destra che sinistra hanno finito purtroppo per accettare l'assolutezza dell'unipolarismo, come detto rappresentato oggi all'ennesima potenza dagli USA, soggiogandosi al suo sistema di valori, che come abbiamo visto, in ispecie recentemente, fidando su paura e menzogna, ha cercato di riorganizzare a sua immagine e somiglianza il mondo intero, come dice Dugin "diffondendo ovunque le procedure , i criteri, le norme e i codici che sono stati elaborati al suo interno e sullo sviluppo di quelli gia' confezionati dello spirito anglosassone
sembra una modalità di coniugazione spazio/temporale laddove ci si muove tra futuro anteriore e calcolo infinitesimale ove limiti, derivate e integrali sono proiezioni di numeri negativi (ovvero numeri immaginari)
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