Anzitutto siamo proprio sicuri che la Rivoluzione Francese fu un moto spontaneo di rivolta, partito da un popolo vessato da leggi ingiuste e da un potere corrotto, inefficace e del tutto indifferente delle afflizioni provocate sulla stragrande maggioranza della popolazione ???? O piuttosto non fu un qualcosa provocato a bella posta proprio da quel ristretto gruppo di potere che anelava a raggiungere obiettivi più consoni alla sua posizione che da quattrocento anni andava consolidandosi come emergente ? - ne abbiamo parlato nel precedente articolo di questo stesso Blog : “Cabala ordita per far bottega del pubblico spavento” - stiamo parlando dell’avvento dell’eta’ dei Mercanti, così come postulata da Esiodo nel suo “Le Opere e i giorni” ma anche prospettata nei suoi esiti piu’ esiziali per l’umanita’, dalla cultura indu’ con l’ ulteriore avvento di una eta’ ancora piu’ buia : il Kali Yuga, che Esiodo definiva "l'eta' dei servi”. Ho detto che questi Mercanti io li chiamo soprattutto “bottegai” nel senso che l’instaurarsi di una cultura ove a dominare e’ il denaro con tutti i suoi meccanismi di scambio univoco e con le leggi che assegnano valore e appartenenza sono solo quelle di un enorme sconfinato mercato, non c’è piu’ posto per altri valori, quali la tradizione, il sapere, financo un certo tipo di comportamento e di trasmettibilita’ (la Cattedrale e la Cavalleria) che un tempo venivano invece scambiati. I depositari di questo tipo di potere vanno anche identificati con un progressivo affermarsi di una classe media che potremmo anche cominciare a denominare borghesia, che e’ andata formandosi proprio con il passaggio dall’eta’ dei guerrieri a quella dei mercanti, laddove l’elemento di distinguo e di unico valore e’ diventato il denaro e il suo scambio, quindi la societa’ e’ andata sempre piu somigliando ad una bottega; come in ogni bottega che si rispetti c’è il padrone assoluto, quello che fa i commerci, compra vende e soprattutto guadagna ed uno stuolo di garzoni o servitori di diverso lignaggio: quelli che, per cosi’ dire hanno fatto carriera ed allora partecipano sia pure in modalita’ ridotta ai proventi della compravendita e quindi ne traggono relativi vantaggi e benefici (la classe dei politici, dei tecnici cosidetti esperti, dei comunicatori e specie coi tempi odierni praticamente la totalita’ degli addetti ai mass media, ovvero giornali, televisioni, social) ,e quelli invece mantenuti ad uno stato meramente esecutivo, di manovalanza (poliziotti, soldati ed anche la classe dei medici e degli addetti sanitari ). C’è da dire che questa suddivisione non e’ cosi’ precisa come indicato, spesso e volentieri una data categoria sociale sconfina nell’altra: anche se sempre nel libro paga delle elites commerciali v’e’ una grossa differenza tra un politico di livello governativo centrale ed uno di livello locale(per intenderci diverso un parlamentare, un ministro, da un sottosegretario in qualche comune di provincia così come differente e’ un Generale dell’esercito o della polizia da un semplice agente). Comunque sia, non al di sotto, ma di certo meno che mai al di sopra, di questa suddivisione sociale, si colloca la gran massa della gente comune, che non si identifica coi padroni, ma non si identifica neppure nei garzoni; e’ la gente che lavora, studia, discute, ma anche consuma, compra, ma solo marginalmente vende - e’ la gente che cerca dei valori alternativi alla mera pecunia, la gente che studia, fa cultura, ricerca, si informa, ma è anche la gente che persegue esclusivamente il proprio tornaconto, che se ne frega, che non vuole essere coinvolta, e che si limita a vivere e a consumare - ecco la parola magica per le elites, per i bottegai e quindi anche per i garzoni : consumare!!! questo e’ quello che conta in una eta’ contrassegnata dal termine di “mercanti” gente che consuma e che apparentemente non sembra partecipare del mercimonio in atto nel mondo moderno da quasi sette secoli – paradossalmente e’ proprio questa gente che come detto costituisce la stragrande maggioranza della popolazione mondiale - che e’ oggetto dello spasmodico contendere delle classi dominanti, e’ questa la gente verso cui sono sempre state indirizzate le grandi macchinazioni, tutti i falsi, tutte le montature, di cui il cammino della recente (si fa per dire) storia e’ costellato: così nel 1348, così nei regurgiti di gonfiatissime e pilotate pandemie nel corso dei secoli, ma così anche con le guerre, gli assedi, i colpi di stato, le alternanze di potere e soprattutto…..le rivoluzioni. Prima di andare a approfondire la piu’ famosa delle rivoluzioni, quella francese, cerchiamo di chiarire chi sono queste elites, questi mercanti o bottegai, che da così lungo periodo perseguono nel tentativo di dominare la gran massa delle popolazioni di tutto il mondo, instaurando quindi una sorta di dittatura del denaro che possa fungere da principio informatore della socialita’.Si e’ parlato molto degli ebrei come massimi rappresentanti di tale spirito commerciale e, trovandone anche la giustificazione a livello storico : estromessi da tempo immemorabile dalla effettiva conduzione di un proprio territorio o stato, essi sono andati vagando per i diversi stati nazionali spesso e volentieri osteggiati, discriminati soprattutto nell’esercizio del potere pubblico e quindi costretti a dedicarsi al commercio, all’usura, e a tutto quello che attiene il commercio. Subito dopo gli ebrei e’ stata messa in ballo proprio come entita’ sovranazionale, lo spirito delle cosidette Societa’ segrete, i Rosacroce, i Templari, gli Illuminati di Baviera, ma soprattutto la Massoneria, che rappresenta un condensato di tale spirito incentrato sul denaro, sul commercio, e sulla distinzione sociale solo sulla base del censo …molti massoni furono ebrei, ma non necessariamente, in realta’ vi furono insigni massoni anche tra i gentili, però la massoneria piu’ influente e’ sempre stata quella inglese. Come mai ? Semplice, definita da Napoleone Bonaparte la nazione bottegaia, l’Inghilterra e’ stata sempre una antesignana nel preferenziare meccanismi di compravendita nei suoi affari nazionali e internazionali fino a concedere con facilita’ dignita’sociale, prebende e titoli nobiliari proprio sulla base del riscontro economico, senza andare per il sottile in merito al come tale riscontro fosse stato ottenuto (vedi il titolo di Sir concesso dalla Regina Elisabetta al pirata Francis Drake, che ha avuto innumeri esempi, fino ai nostri giorni ), quindi ovvio che una borghesia così solleticata dal potere politico, abbia fatto da battistrada in merito ad associazione che aveva come suo interesse precipuo quello di dilatare la sua influenza economica facendo appunto leva a fattori di censo. Nella prima delle pandemie considerata quella del 1348 ne’ ebrei ne’ inglesi hanno una rilevanza particolare, anzi per lo piu’ e’ l’area mediterranea coi suoi mercanti, banchieri emergenti, tipo i Bardi, i Peruzzi, i Datini, Chigi, i Medici, a dominare, per passare il testimone nel secolo successivo a Mercanti tipo tedesco, anseatico, e dopo l’apertura del canale americano, prima a spagnoli e Portoghesi, successivamente a mercanti olandesi, delle Fiandre e un po’ tutta l’europa centrale per vedere quindi nel corso del XVIII secolo l’affermarsi delle prime grandi compagnie commerciali inglesi strettamente legate al potere reale, e di cui probabilmente quella dei Rotschild /che ha tra l’altro diversificazioni extra insulari, e’ una che ha maggiormente colpito l’immaginario collettivo
sembra una modalità di coniugazione spazio/temporale laddove ci si muove tra futuro anteriore e calcolo infinitesimale ove limiti, derivate e integrali sono proiezioni di numeri negativi (ovvero numeri immaginari)
sabato 8 ottobre 2022
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