La stringa e’ nel giungere alla meta’ del secolo (1850) perfettamente aderente con la reale con l’unica eccezione di quell “effetto farfalla” dovuto a questo nuovo pretendente al trono di trenta anni messosi particolarmente in luce nei due anni di contenimento della spinta eversiva (1848-49) fomentata dai soliti bottegai e e loro perfide associazioni massoni intessute di usurai ebrei come summa di perfidia e manipolazione e ora si pone alla testa di un movimento di maggiore lealta' verso la Russia con il manifesto proposito di contrastare le mire della bottegaia inghilterra e i suoi squallidi alleati. C'è da dire che la sua figura e' quanto mai popolare in tutto l'Impero ed anche piu' di un paese come l'Italia del Sud, la Toscana , la Romagna ed anche la Prussia lo vede con grande simpatia: piace quell’abitudine a dialogare, a ragionare, uno dei suoi punti forti difatti e’ quello che lui non tende a prendersela tanto coi rivoltosi, colle idee rivoluzionarie, coi cosidetti prìncipi dell’89, no niente affatto! lui ha perfettamente inteso che dietro di questi facinorosi ci sono sempre interessi commerciali e quella squallida mentalita’ bottegaia della nazione inglese e dei grandi usurai ebrei, che hanno dato corpo alla nefanda associazione della Massoneria. Queste cose ha cominciato a pubblicare dal nuovo decennio "cinquanta" in patria, in Boemia, anche in Italia e Francia e i suoi articoli finiscono anche in Inghilterra e negli USA. E’ un trentenne nobile imparentato cogli Asburgo anche se in verita' solo con la Arciduchessa Sophia , ma Metternich ha fatto in modo che restasse una sorta di ambiguita' sulla sua origine adducendo la sua nascita ad una anticipazione dei diritti sessuali su di lei del futuro sposo Francesco Carlo fratello dell'Imperatore: brillante carico d’onori, ma anche un pensatore di primo ordine, ammira molto Leibniz , Hume e Kant mentre detesta Hegel di cui scrive anche parecchi saggi contro, e ha modo anche di avvertire la prima presenza della farneticante teoria di Carlo Marx di cui aveva denunciato subito la sua dipendenza da Hegel (articolo del 19 aprile 1852 su un giornale tedesco e poi riportato in numerose altre testate in tutta Europa). Si reca spesso a visitare il vecchio Metternich traendo da lui parecchi preziosissimi consigli e indicazioni. Abbiamo visto come l'inizio della crisi in Crimea aveva accellerato la decisione di dedicarsi totalmente alla politica. viene nominato Sottosegretario al Ministero della Guerra nel governo Buol Schauenstein, con il quale e' tuttavia profondamente in disaccordo, come d'altronde con il fratellastro Imperatore . Il nostro andava perseguendo una sua idea di fronteggiare l'Inghilterra e i suoi accoliti del momento, facendo leva sul principio degli Imperi teutonici e continentali in stretto raccordo con l'Impero Russo, proprio come formazione geopolitica legata all'elemento solido della terra e perr questo si era molto aperto nei confronti della Prussia si era strettamente correlato alla Prussia, ovviamente in funzione pro Russia, La situazione andava facendosi sempre piu’ trubola, in tal senso erano saltate fuori le illazioni di Metternich sulla legittimita' del titolo di Imperatore, cui faceva seguito un irrigidimento sia di Franz Joseph che del Primo ministro nei suoi confronti. nei primi mesi del 1854 sembro' prevalere l'istanza di appoggiare Francia e Inghilterra specie quando queste dichiararono guerra alla Russia, ed ecco che allora lui facendo leva sull’elemento militare riusci’ a far naufragare tale eventualita’ (31 marzo 1854). Il Buol si dimise (6 aprile 1854) . Franz Joseph, su pressione della madre Sophia che negli ultimi tempi andava passando dalla parte del primogenito, per scongiurare una crisi dinastica incarico’ il nostro di assumere il Governo (8 aprile), ma a questi punto forte vennero fuori tutte le macchinazioni della massoneria, che lo accusò di essere un nemico personale dell’Inghilterra, e cerco' di screditarne l'immagine tirando fuori la sua origine boema e non asburgica, sicche' la nomina venne per il momento sospesa. allora lui fece un aut aut “o guerra con la Russia in onore agli aiuti da questa avuti 5 anni prima e contro lo spudorato mercantilismo dell’Inghilterra o lui non avrebbe accettato il mandato “ Erano questi i giorni del fiabesco matrimonio tra l’Imperatore e Sissi che fecero così da contorno non troppo romantico alle nozze dato che il 17 aprile Franz Joseph ritiro' l’incarico ufficiale di assumere il Governo che cerco' di dare ad altri favorevoli al partito del non intervento da alcuna parte. Proprio i giorni di festa del matrimonio procrastinarono un pochino le decisioni ufficiali (23-24 aprile 1854); ma il 3 maggio arrivo' la notizia dell'adesione della Prussia al partito della guerra a fianco degli Imperi eurorussi e quindi forzo' la mano alla parte pro intervento di cui anche l'arciduchessa Sophia oramai si era convinta sopratutto in virtu' della maggiore decisivita' e spessore del figlio primogenito, per cui fini' anche lei per accettare la soluzione di rivedere la nomina imperiale mettendo una clausola temporale legata all'estrema emergenza della situazione che richiedeva ai vertici del potere una persona maggiormente esperta e matura (i 31 anni di Roman in confronto ai 24 di Franz) e quindi proponeva una sorta di nomina internale, ovvero un tempo fissato in un anno (9 maggio 1854) per risolvere la crisi con un pronto intervento. L'11 maggio due giorni dopo Roman venne nominato Imperatore ad interim assumendo anche la nominato di Capo del Governo e quindi il 14 maggio 1854 dichiaro’ congiuntamente alla Prussia, guerra a Francia e Inghilterra e anche alla Turchia (4 maggio 1854). Le operazioni militari erano concentrate prevalentemente nell’assedio Franco-Inglese-Turco a Sebastopoli piu’ vari scontri navali e terrestri in Bulgaria, ma il contingente austro/prussiano comincio’ a sbarcare in Crimea nell’estate e prese parte alla battaglia sul Fiume Alma riuscendo a mantenere le forze nemiche lontano da Sebastopoli . Lui stesso si reco’ al fronte ed ebbe parte notevole nella preparazione del piano di battaglia che arrivo’ a non concludere granche’ per stabilire quindi una ferrea difesa di Sebastopoli che avrebbe avuto il compito di sfiancare i contingenti alleati. Cosi’ si fece e furono altresì concordate ed effettuate assieme ai russi massicce offensive che in effetti finirono per demoralizzare il nemico e a dismettere l’assedio e pervenire ad una difesa invero molto molto efficace . A quel punto sconfortata l’Inghilterra fece pressione a che intervenisse nel conflitto anche il regno di Sardegna, riprendendo quindi le operazioni e un nuovo piu’ intenso assedio col nuovo anno “ecco quello che , a detta del nostro amico bisognava proprio scongiurare , una ripresa dell’assedio da parte di francia e Inghilterra, ma procedere con una grande offensiva terrestre che facesse piazza pulita di tutte le forze terrestri in Crimea e circondario. Poco importa se non c’era il dominio dei mari, senza le truppe francesi verso le quali sarebbe stata indirizzato il massimo sforzo congiunto di tutti e tre i Paesi , l’Inghilterra se ne poteva spasseggiar colle sue barchette, così il nuovo piano di battaglia al quale lui diede un impulso preponderante anche sotto uno stretto profilo militare porto’ giustappunto ad una grossa lezione all’armata francese di Napoleone III e a costringere gli inglesi a ritirarsi sulle navi. Si combatte’ così a due riprese sul fiume Cernaia (29-31 gennaio 1855) (10-17 febbraio 1855) costringendo quindi gli alleati a cessare ogni pressione su Sebastopoli, e a questo punto la guerra poteva dirsi vinta. Pieno trionfo del nostro che veniva riconfermato con trionfo a capo del governo e procrastinato il ruolo ad Imperatore di un altro anno (11 maggio 1856)
Ecco ora si che la nuova stringa in supersimmetria e’
perfettamente operante. L’ Inghilterra
torna con le pive nel sacco, ma c’è Napoleone III letteralmente fuori da se
dalla rabbia, La situazione e’ invece lusinghiera per austria, russia e soprattutto Prussia
che ha dato grandi prove di capacita’ militari e tramite anche il suo emergente politico Ottone di Bismark, ambirebbe alla riunificazione di tutti i
territori germanici . Ci riuscira’ e come andra’ il mondo con questo smacco del
potere bottegaio per eccellenza? Una conferenza per la pace e la sistemazione
futura d’europa e’ indetta a Praga per l’ottobre di quello stesso 1855, presieduta da lui Roman con consulente straordinario l'ottantaduenne Principe di Metternich Va per
l’intanto tenuto presente che il fermo ritorno ad un conservatorismo della
tradizione, che rivede come suo nume tutelare il Principe di Metternich e viene
pertanto osannato dalle stato anzi dall’Impero grato e riconoscente. La riduzione del tempo di guerra ha
comportato molta meno esasperazione tecnologica , il che
porta quel 1855 a fare da riferimento di fermo per perlomeno altri 4 anni :
ovvero per svolgere tutto il 55 ci vorranno non
10 mesi ma 4 anni (1855-56-57-58-59
= 1855). Dicevamo della rabbia di Napoleone III e la sua indole sbruffona e
ciarlonesca; questi malgrado la batosta
subita non cessa di fare la voce grossa
specie contro la Prussia mettendosi di traverso ad ogni sua aspirazione
unitaria; l’Inghilterra e’ consapevole
di poterlo usare a piacimento per i suoi fini e ci aggiunge anche il Re di Savoia
Vittorio Emanuele II, altra figura cialtronesca da miles gloriosus col suo viscido primo ministro il lacche’ dei
Rotschild, Cavour, di cui ovviamente inghilterra e massoneria assecondano anzi fomentano le ambizioni di mettersi a capo dell'intera nazione italiana La grande crisi della Crimea e’ quindi voltata in una stringa
simmetrica, ma radicalmente opposta a quella reale non immaginaria, quindi
favorevole alle forze della tradizione e non a quelle dei bottegai.

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