Be' non ci crederete ? nuovo successo! il paziente si risvegliava dopo l'ictus, piu' pimpante e piu' gagliardo di prima. se possibile le sue capacita' e peculiarita' cognitive risultavano aumentate. anche fisicamente si era rimesso alla grande , negli ultimi tempi difatti si era alquanto appesantito ora, dopo che si era dimesso dal Policlinico aveva perduto una decina di chili e aveva financo ripreso a fare ginnastica . A questo punto lecito pensare, e alla cosa cominciavo a crederci io stessa, la mia mano era un po' la mano di dio. tutti mi guardavano come una specie di mago all'ospedale e la cosa si era anche diffusa fuori, in ambiente terapuetico, ma anche di normale informazione "C'è un dottore, anzi una dottoressa che ha il potere di guarire" diceva piu' di un titolo di giornale, sopratutto rotocalchi tipo Oggi, gente , La Settimana Incom e la Domenica del Corriere. Il nipote era rimasto come congelato dalla malattia del nonno e sembrava come colpito da una sorta di paralisi generale: non era piu' andato a scuola, niente piu' letture, ne' intuizioni, ne' altro e anche di questo prendevo ad occuparmi - come si era stabilita e sviluppata questa simbiosi tra nonno e nipote ? sempre l'intervento a motivo di tale stato congiunto? Con il rimettersi del nonno nel novembre anche il nipote rifioriva e tornava ad essere quello di prima, anzi meglio, sia intellettivamente che fisicamente. Molto di aiuto nel periodo buio gli era stato l'amico piu' grandicello (giugno 1945) Nino e la vecchia Maestra Lilia Marinelli che lo aveva seguito ai tempi degli esami di ammissione al ginnasio. A proposito di scuola sul finire del primo trimestre nel dicembre 1959 vinceva un nuovo premio culturale sancito dal Comune di Roma per gli studenti piu' meritevoli e il comitato dei professori della Scuola Media Bramante decideva tramite la Preside di presentare proposta al Ministero della Pubblica Istruzione per fargli sostenere gli esami di licenza media nel prossimo giugno, stante la sua eccezionale cultura e precocita'. Intanto il nonno tornava alle sue occupazioni e passioni pubblicava il libro di revisione di Ferrero su Napoleone, interveniva nel dibattito filosofico con una sua tesi nella quale prospettava una quarta figura nella topica freudiana ovvero un Super Es e scriveva in quei primi anni sessanta (60-61-62-63) numerosi articoli e libri dove sosteneva la maggiore rispondenza della figura di Narciso a quella di Edipo in quanto correlata con le tesi appunto della 2^ topica di una pulsione di morte in"Al di la' del principio del piacere" di Freud. In tal senso il suo nome cominciava ad imporsi a livello di filosofia e teoria psicoanalitico, di cui nel giugno 1960 dava alle stampe una sua teoria di un principio di definizione da correlarsi direttamente a quello Junghiano di definizione, che otteneva il riscontro dello stesso Jung che voleva incontrarlo in quella stessa estate ad Interlaken dove ovviamente aveva portato il nipote oramai dodicenne e appena conseguita prima del tempo la licenza media che interloquiva anche lui brillantemente col grande
psicoanalista , parlando dell'origine di frankestein e del famoso concorso di Villa Diodati. Quell'incontro doveva essere determinante per entrambi che coglievano il meglio dall'incontro con Jung: il ragazzetto l'esplicazione di sue suggestioni che gli erano scaturite durante il periodo del ricovero del nonno sulla letteratura orrorifica e di fantasia (Dracula, Frankstein, etc) il vecchio (oramai a 70 anni passati lui stesso si definiva così anche se gli avresti dato buoni 10 anni di meno) rapprtando la sua teoria di un processo di definizione come correlata e di sviluppo integrazione di quel famoso Processo di Individuazione rospettato da Jung nei suoi due linri Psicologia dell'Inconscio e Io e l'inconscio. Con il ritorno a Roma nell'autunno del 1960 andava interessandosi fortemente alla fisica quantistica trovando nella figura prima di Pauli, che conosceva tramite Jung e poi di Schrodinger , la sua equazione e il suo famoso gatto dei motivi di ulteriori approfondimenti della sua conoscenza. Nel 1961 scopriva l'integrale sui cammini di Feynman che era una formulazione dello scienziato americano risalente al 1948 che correlava al suo pensiero di un Super Es. Insomma un vero e proprio genio esploso nella vecchiaia e probabilmente per il duplice intervento all'emisfero destro del cervello da me effettuato; v'e' da rilevare che tutte queste conoscenze trasmetteva sia pure in un linguaggio meno complesso al nipote che sempre piu' motivo di soddisfazione e orgoglio, difatti al IV ginnasio che il ragazzetto cominciava a frequentare dall'ottobre del 1960 otteneva voti fantastici in tutte le materie, mentre anche nel fisico si sviluppava armoniosamente entrando in tempi di kippe nelle parallele, gli anelli e la sbarra (febbraio 1961) Anche per me, lo debbo dire, i trionfi si intensificavano e non sapevano piu' cosa darmi , anche dall'america arrivavano plausi e quei primi anni sessanta sembravano essere una sorta di marcia trionfale specialmente per noi tre che da quell'intervento del gennaio 1951 con il rinforzo di quello dell'ottobre 1959 eravamo come ascesi ad una sorta di Olimpo in cui i percorsi diversi ma simmetrici confluivano come in una estasi - forse era questo il luogo vero, la dimora dell'inconscio, la' dove abitano gli dei




.jpg)
Nessun commento:
Posta un commento